1950: La prima pubblicazione
“Era una notte buia e tempestosa“… O forse no.
È il 26 Novembre di 97 anni fa che nacque Sparky, il soprannome di Charles Schultz, datogli dallo zio qualche giorno dopo la nascita a Minneapolis, Minnesota. Il sopranome viene dal cavallo Spark Plug del fumetto Barney Google di Billy DeBeck.
Il giovane Charles disegnava in molti modi il cane di famiglia e un giorno mandò alla rivista Ripley’s Believe It or Not! uno dei suoi disegni, che pubblicato con la didascalia “A hunting dog that eats pins, tacks and razor blades is owned by C. F. Schulz, St. Paul, Minn.” e “Drawn by ‘Sparky'”.
Nel 1943, dopo la morte della madre, si arruolò a Camp Campbell in Kentucky, e dopo due anni fu mandato a combattere in Europa. Dopo aver lasciato l’esercito nel 1945 fu insegnante e predicatore laico. Si sposò con Joyce Halverson, dalla quale ebbe cinque figli.
La sua prima striscia fu pubblicata nel 1947 dal St. Paul Pioneer Press, e si intitolava Li’l Folks.
Era il 1950 – questo è sicuro – e Charles Monroe Schulz, un giovane fumettista del Minnesota, vendeva i diritti della sua striscia alla United Feature Syndicate, una società che distribuiva serie a fumetti ai quotidiani.
La serie dei Peanuts però nasceva dall’originaria Li’l Folks, letteralmente Personcine, che Schulz, dal 1947, pubblicava settimanalmente su un giornale locale.
La società distributrice, per rendere più appetibile il prodotto, impose alcune modifiche al giovane autore. Cambiò il nome del fumetto in quello che tutti noi oggi conosciamo. Ma quel nomignolo ridicolo, Peanuts, non andò mai a genio al giovane Schulz. Inoltre, la United Feature decise di pubblicarla a strisce, chiedendo al fumettista di modificare il formato della nuvoletta.
La prima striscia Peanuts fu quindi pubblicata il 2 ottobre 1950 su alcuni quotidiani americani, tra cui il Washington Post e il Chicago Tribune. In poco tempo, i piccoli personaggi di provincia divennero i più celebri d’America e poi, del mondo.
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